Manca ancora poco al traguardo per il disegno di legge 2805 approvato dal Senato il 16 maggio e ritrasmesso alla Camera in seconda lettura.
Si tratta del disegno di legge volto ad eliminare ogni residua disparità di trattamento tra figli naturali e figli legittimi, nati cioè da genitori uniti in matrimonio.
Occorrerà vedere se l’approvazione definitiva apporterà modificazioni sostanziali al testo approvato dal Senato. Ad ogni modo, quella che può già indicarsi come testata d’angolo della riforma è il trasferimento al tribunale ordinario (per intenderci, quello che oggi si occpua delle separazioni e dei divorzi) di tutto il contenzioso in materia di affidamento e di mantenimento dei figli.
Avremo così, finalmente (è il caso di dire) un giudice unico e per tutti i figli, a prescindere da come essi siano venuti al mondo, e altresì un procedimento uguale per tutti.
In tal modo, il procedimento seguito davanti al Tribunale per i Minorenni finirà in soffitta, e con questo le arcinote forme di disapplicazione sistematica delle regole del giusto processo (diritto di difesa e garanzia del contraddittorio, in primis).
Non dire ‘gatto’ finchè non l’hai nel sacco, dice il proverbio; ma, credo e spero che questa volta ci siamo…