Uno dei tanti problemi in questa situazione generale così difficile: gli spostamenti dei genitori separati e dei loro figli.
Ne avevamo parlato ieri. Ma è di oggi la prima decisione di un giudice !
La decisione del Tribunale di Milano
Nella Milano purtroppo martoriata dall’emergenza Coronavirus il Tribunale risponde con sollecitudine alla richiesta di una madre di rientro urgente dei minori al domicilio di Milano.
I due genitori avevano trovato un accordo per la separazione poche settimane prima; avevano stabilito il calendario degli incontri tra i bambini e il padre (genitore non collocatario). La madre però aveva depositato un’istanza urgente l’11 marzo per il rientro dei figli a casa a Milano.
Per il Tribunale, il decreto del Governo non impedisce l’attuazione delle disposizioni sul collocamento dei minori; ciò in quanto esso consente gli spostamenti dei genitori separati finalizzati ai rientri presso la residenza o il domicilio. Pertanto la “chiusura” di ambiti regionali non può giustificare violazioni, in questo senso, di provvedimenti di separazione o divorzio vigenti.
La decisione milanese richiama anche le FAQ diramate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri di cui già avevo scritto ieri in questo articolo.
Certo, siamo in situazione di emergenza; tuttavia suona un po’ strano che le FAQ diventino una sorta di disposizioni di legge da osservare!
Io continuo a pensare che il diritto dei minori alla bigenitorialità debba essere garantito il più possibile. Vi sono, tuttavia, casi in cui occorrerebbe valutare attentamente se non debba prevalere la protezione della salute; in via del tutto temporanea, beninteso.
Aggiornamento del 3 aprile 2020
Il Tribunale di Bari ha recentemente preso una decisione opposta a quella di Milano, sospendendo gli incontri tra padre e figlio.
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