Separazione consensuale con un unico avvocato

accordo di separazione con unico avvocato
Scritto il 18 Novembre 2022 in Divorzio e Separazione

Arrivare ad una separazione consensuale con un unico avvocato è possibile?
Come ormai tutti sanno per separarsi consensualmente occorre raggiungere un accordo.
Ma, trovare un accordo quando non si va d’accordo è un’impresa titanica, se non impossibile. Ecco perché serve l’avvocato.

 

Ma, ci si può affidare ad un solo avvocato per entrambi?

Affidarsi ad un avvocato di fiducia è indispensabile se si vuole arrivare ad una buona separazione consensuale. Buona nel senso che l’accordo che si raggiungerà deve essere in grado, prima di tutto, di rasserenare i rapporti reciproci garantendo, a sé e ai figli, un nuovo e armonico equilibrio esistenziale.
Inoltre, l’accordo deve essere tale da non richiedere una revisione dopo poco tempo.
Mi trovo a ricevere persone che, già dopo pochi mesi dalla firma della separazione consensuale, sentono la necessità di rivedere le condizioni sottoscritte.
Il più delle volte quelle persone hanno firmato un accordo che già non li soddisfaceva, ma l’hanno firmato per chiudere quanto prima possibile quella vicenda, oppure perché si sono sentite dominate dalla volontà dell’altra parte.
Ebbene, agire così è estremamente azzardato.
Considera che si tratta di un passaggio fondamentale nella tua vita. Non sottovalutarlo!
Vengo allora alla questione: la separazione consensuale con un unico avvocato è possibile? E se sì ne vale la pena?

Dipende dai casi. Vediamoli:

1) separazione consensuale con negoziazione assistita 

Se vuoi separarti con la negoziazione assistita, cioè velocemente, è obbligatorio che ciascuno dei coniugi abbia il proprio avvocato. Quindi, in questo caso la risposta è no: non si può procedere con un solo legale. E’ la legge che lo vieta.
Ti rammento che la separazione consensuale con negoziazione assistita è quella più rapida perché non viene formalizzata davanti al giudice ma sono gli avvocati dei due coniugi a definirla, di fatto sostituendo il giudice.
Dunque, in questo caso della separazione consensuale con negoziazione assistita, ciascun coniuge deve avere per legge il proprio avvocato.

 

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2) separazione consensuale secondo la modalità tradizionale

All’opposto, la coppia può affidarsi ad un unico avvocato per entrambi nel caso in cui si segua la modalità tradizionale; quella cioè in cui l’accordo di separazione viene autorizzato dal giudice, all’esito di un’udienza in tribunale alla quale la coppia deve partecipare. Attenzione, però.

  • Se la coppia si rivolge ad un avvocato fin dal primo colloquio informativo, e decide quindi di affidarsi a quell’avvocato, questi dovrà assolvere all’incarico rendendosi ‘mediatore’ tra i due.
    In altre parole, l’avvocato dovrà cercare di condurre le parti ad un punto di equilibrio tra le opposte richieste.
    In questo caso, dunque, avvalersi di un solo avvocato può essere utile e conveniente.

 

  • La risposta è diversa se l’avvocato al quale la coppia si rivolge è stato scelto da uno solo dei coniugi.
    Nulla vieta all’altro coniuge di affidarsi al medesimo professionista, nella consapevolezza, però, che egli è l’avvocato di fiducia del primo. Qualche problema potrebbe sorgere se tu e il tuo coniuge vantate pretese confliggenti e irriducibili.
    In tal caso, dovrai essere consapevole che l’avvocato dovrà tutelare le ragioni del proprio cliente.

 

3) separazione consensuale avvalendosi dell’avvocato di fiducia del coniuge

Diverso ancora è il caso (siamo al terzo) in cui uno dei coniugi riceva una lettera raccomandata da parte dell’avvocato dell’altro. Questa prima comunicazione contiene un invito a recarsi presso lo studio legale del mittente per un colloquio. Poniamo che sia tu il coniuge destinatario dell’invito. Ebbene, se ti recherai da solo a quell’incontro, cioè non accompagnato da un difensore di fiducia, verrai informato delle richieste di tuo marito o di tua moglie. Dopodichè potrai rivolgerti ad un tuo legale di fiducia.
Potresti, d’altra parte, anche decidere di affidarti all’avvocato del tuo coniuge, ma questa sarebbe la scelta più rischiosa. Quell’avvocato, infatti, pur agendo correttamente, non è l’avvocato che tu hai scelto e che ha riscosso la tua fiducia, ma è l’avvocato dell’altra parte. E, allora, per fare questa scelta, ti consiglio di essere davvero sicuro che le condizioni proposte siano per te vantaggiose.

In definitiva il mio consiglio è di capire bene in quale delle condizioni che abbiamo considerato ti trovi realmente. E nel dubbio è sempre meglio chiedere una consulenza preventiva ad un avvocato di fiducia, in modo da valutare quale opzione scegliere.

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