Nell’adozione la consulenza tecnica è inutilizzabile senza il legale dei genitori

Scritto il 25 Settembre 2009 in Dc-Adozione e Affidamento

Più garanzie per i genitori del minore nella causa di adozione: senza l’assistenza legale la consulenza tecnica va dichiarata inutilizzabile. E ne va disposta una nuova. Lo precisa la Cassazione che con la sentenza 20625/09 (qui leggibile come documento correlato) fa il punto sulle disposizioni di rito contenute nella legge 149/01, rimaste sospese per sei anni, ed entrate in vigore il primo luglio 2007.

Efficacia differita. La riforma rimasta congelata tra il 2001 e il 2007 ha introdotto, in realtà, garanzie come l’assistenza legale del minore, dei genitori e degli altri parenti.

Il caso. Accolto, nella specie, il ricorso dei genitori di una bimba: cassata con rinvio la sentenza della Corte di appello che aveva dichiarato inutilizzabile la consulenza tecnica. Perché la madre era stata avvertita della necessità di nominare un legale solo nel novembre 2007 e in mancanza, il Tribunale le aveva assegnato un difensore d’ufficio. La donna, però, era rimasta priva di difesa durante la fase della consulenza tecnica: il giudice di merito, dunque – osserva il “Palazzaccio” – avrebbe dovuto necessariamente disporne una nuova. Invece, sono state utilizzate le due relazioni dell’Asl e del Comune peraltro risalenti.

Stato di abbandono. Stavolta, insomma, a imporre il rinvio in Appello non è solo la legge 149/01 ma anche la necessità di accertare la sussistenza dello stato di abbandono. Il giudice a quo, infatti, non ha considerato – come lamentava il padre – le risultanze della consulenza tecnica che evidenziavano la possibilità, per l’uomo, di recuperare la capacità genitoriale. E non ha neanche risposto alle critiche rivolte dall’uomo sull’operato dei servizi sociali che non avrebbero ottemperato, se non parzialmente, al suo programma di “recupero”. (cri.cap)

 

Il testo della sentenza è tratto da dirittoegiustizia.it

 

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