Mantenimento diretto dei figli: come funziona?
Il mantenimento diretto permette al genitore separato, che non convive con i figli, di evitare il pagamento di un assegno all’altro genitore, il cosiddetto collocatario. Ma quando questa modalità è possibile e come si può adottare?
Cosa significa mantenimento diretto?
Il mantenimento diretto consiste nell’acquisto diretto di tutto ciò che serve ai figli nei periodi in cui dimorano presso il genitore non collocatario. E lo stesso vale, ovviamente, per il genitore collocatario.
Oggigiorno il mantenimento diretto viene spesso concordato tra i genitori che si separano, mentre è meno frequente che un giudice lo stabilisca in mancanza di un accordo tra le parti.
L’importanza di un accordo tra i genitori
Se desideri il mantenimento diretto, è fondamentale negoziare con l’altro genitore. Tuttavia, raggiungere un accordo di questo tipo non è semplice, poiché il genitore collocatario, che solitamente è la madre, potrebbe non essere disposto a rinunciare all’assegno. Questo è particolarmente vero se esistono disparità significative nei redditi dei due genitori. Inutile che ti dica che per negoziare in modo efficace è importante affidarsi ad avvocati esperti.
Quando il mantenimento diretto è una soluzione equilibrata?
Il mantenimento diretto ha senso quando le condizioni economiche dei genitori sono sostanzialmente equivalenti.
Per fare un esempio concreto: questa modalità potrebbe applicarsi a due genitori che guadagnano ciascuno circa 1.500 euro al mese, non hanno affitti o mutui da pagare e i figli trascorrono il 50% del tempo con ciascuno di loro. Tuttavia, le situazioni non sono sempre così simmetriche.
Fattori che influenzano l’equilibrio economico
Anche in presenza di redditi uguali, possono esistere differenze significative: uno dei genitori potrebbe possedere una casa di proprietà mentre l’altro paga un affitto, oppure potrebbe avere risparmi significativi o costi aggiuntivi legati ai figli. Queste variabili spesso rendono difficile adottare questa forma di partecipazione al mantenimento dei figli.
Come raggiungere un accordo sul mantenimento diretto
Quando le differenze economiche non sono rilevanti, è possibile proporre una contropartita per convincere l’altro genitore. Per esempio, si potrebbe offrire di coprire una percentuale maggiore delle spese straordinarie o di assumersi le spese più onerose.
La condizione indispensabile: tempi significativi con i figli
Un elemento imprescindibile per poter adottare questa modalità di mantenimento dei figli è che questi trascorrano tempi significativi con il genitore che desidera adottare questa modalità. Solo così sarà possibile provvedere direttamente alle loro necessità, come il cibo, i vestiti e altre spese quotidiane.
Conclusione
Il mantenimento diretto è un’opzione valida in determinate circostanze, ma richiede equilibrio economico e una buona collaborazione tra i genitori. Se pensi che possa fare al caso tuo, inizia una trattativa con l’altro genitore e valuta, con l’aiuto di un bravo avvocato, le condizioni necessarie per renderlo praticabile.
Leggi anche questo articolo sul mantenimento dei figli
Guarda il video!
La riproduzione totale o parziale di questo articolo e del contenuto del video è consentita soltanto se accompagnata dall’indicazione della fonte – Studio Legale Avv. Rita Rossi – e dall’inserimento del link a questa pagina.