Impotenza taciuta e tradimento dell’altro coniuge. I riflessi sull’addebito – Cass. civ., sez. I, 19 marzo 2009, pres. Luccioli, rel. Salvago

Scritto il 19 Marzo 2009 in Diritto di Famiglia

Di fronte ad un comportamento contrario ai doveri del matrimonio da parte di entrambi i coniugi, la condotta dell’uno non può essere giudicata senza un suo raffronto con quella dell’altro, perché solo tale comparazione consente di riscontrare se e quale incidenza le stesse abbiano rivestito, nel loro reciproco interferire, nel verificarsi della crisi coniugale. Il monito arriva dalla Cassazione ed è rivolto a tutti quei giudici di merito che, nel decidere se ed a chi addebitare la separazione, dovranno procedere ad un accertamento rigoroso che tenga conto di una valutazione complessiva del comportamento di ambedue i consorti.

 

Il testo della sentenza è tratto da personaedanno.it

 

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