Immigrati irregolari: il genitore di bambini in tenera età può ottenere il rinvio dell’allontanamento

Scritto il 19 Gennaio 2010 in Dc-Rapporti tra genitori e figli

 

Gli immigrati irregolari, genitori di minori, specie se in tenera età, non possono essere allontanati dal nostro Paese e hanno diritto a prolungare la loro permanenza per prendersi cura dei bambini. L’allontanamento del genitore, con conseguente impossibilità di avere rapporti con lui e di poterlo anche soltanto vedere, determina gravi danni alla crescita dei figli e costituisce un rischio concreto di menomare uno sviluppo psicofisico armonico e compiuto.

La Cassazione, con la sentenza n. 823, non lascia spazio a obiezioni e accoglie il ricorso di un immigrato irregolare africano, padre di due bambini, al quale la Procura del tribunale per i minorenni aveva revocato l’autorizzazione temporanea a prolungare di due anni la sua permanenza in Italia per restare stare accanto ai figli. L’interesse del minore viene considerato preminente rispetto a qualunque apparato burocratico.
Del resto i permessi di permanenza temporanea hanno proprio l’obiettivo di assicurare una incisiva protezione del diritto del minore alla famiglia e a mantenere rapporti continuativi con entrambi i genitori, indipendentemente quindi, nel nostro caso, dalla presenza di una madre che possa occuparsene.

Peraltro l’articolo 31 del testo unico sull’immigrazione riconosce allo straniero adulto la possibilità di ottenere un permesso di soggiorno, necessariamente temporaneo o non convertibile in permesso per motivi di lavoro.
A ciò si aggiunga che la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, approvata a Nizza il 7 dicembre del 2000, tutela anche la vita familiare e, all’interno, in particolare, il rapporto genitori-figli.