La vicenda alla base di questo provvedimento modenese potrebbe dirsi buffa, se non fosse drammaticamente evocativa dei pericoli di raggiro che spesso e volentieri accompagnano l’esistenza quotidiana di chi, molto avanti con gli anni e con la mente non più lucida al cento per cento, non sia in grado di tutelarsi da sé.
E i pericoli – si sa – possono provenire anche da contesti di vita all’apparenza insospettabili.
Ecco la storia. Circa dieci anni orsono, un uomo ultrasettantenne, quasi solo al mondo (una nipote soltanto, sposata, che vive con la propria famiglia), e devoto di Padre Pio, decide di vendere tutto e di trasferirsi a S. Giovanni Rotondo.
Dopo diversi anni, in occasione di una visita della nipote, l’anziano confessa la propria preoccupazione, legata alla sottoscrizione non voluta di due polizze assicurative sulla vita, recanti, quali beneficiari, due religiosi della struttura di accoglienza: l’ uno nominato per il caso vita, e l’altro per il caso morte.
Grazie all’interessamento della nipote, le intestazioni vengono modificate, individuandosi beneficiario lo stesso stipulante, e la nipote per l’eventualità della morte.
Osserva il giudice in proposito che “l’operazione ebbe esecuzione con indubbio risultato tutelante per la persona che si trovò ad acquisire la veste di beneficiario in un momento in cui non poteva ancora essere esercitato il riscatto del capitale per infrannualità rispetto al momento della decorrenza (28 aprile 2008) delle polizze”.
Tornato a Pavullo, dopo l’esperienza nella terra di Padre Pio, l’oggi ultraottantenne, malato di Parkinson, ottiene la ‘santa’ nomina di un amministratore di sostegno, individuato però – ecco la nota significativa – non nella nipote, pur dotata di tutte le credenziali per la nomina, ma in un professionista esterno. E ciò per una ragione di opportunità espressa dalla nipote stessa, onde evitare ogni ipotetico ma possibile sospetto di interesse proprio nella gestione.
E – ultimo aspetto da mettere in risalto – la vicenda delle polizze potrebbe avere un seguito nelle aule giudiziarie, visto e considerato il compito specifico affidato all’amministratore di verificare la configurabilità di danni, patrimoniali e/o di altra natura, in capo al beneficiario, per effetto delle modalità di stipulazione e per i contenuti delle polizze ‘galeotte’ (rita rossi).