Una donna trentasettenne, vittima di sinistro stradale, subisce lesioni importanti e scopre, in quell’occasione, di essere incinta ma è costretta all’aborto terapeutico. La donna ottiene un risarcimento per il danno subito di soli 12 mila euro, a titolo di danno morale.
La decisione viene confermata dalla Cassazione, la quale – con la sentenza n. 17871 del 31.8.2011 – spiega che l’ammontare di dodicimila euro riconosciuto alla donna sia perfino superiore alla media, mentre ella ha sì patito una sofferenza morale notevole ed aggiuntiva per l’interruzione coartata della gravidanza, ma ha tuttavia appreso del suo stato interessante in quella sede. Per detta circostanza, il pregiudizio subito non può essere considerato esistenziale nè un patimento sconvolgente..