Abusi presunti di un marito ottantenne: incarico esplorativo all’amministratore di sostegno

Scritto il 06 Agosto 2009 in Amministrazione di Sostegno DC-Amministratore di sostegno (compiti)

All’amministratore di sostegno possono essere attribuiti compiti anche soltanto di verifica, quanto meno in una prima fase, come mostra questo provvedimento del giudice Stanzani.
Ciò, beninteso, allorchè occorra sciogliere alcuni nodi, superare taluni dubbi per poter compiere una scelta adeguata: sia riguardo alla persona dell’amministratore, sia riguardo alla modulazione dei compiti vicariali.

Nel caso qui deciso, dunque, il g.t. ha nominato amministratore di sostegno un avvocato con compiti di accertamento sul versante patrimoniale (circa cioè le proprietà immobiliari dell’amministranda) come pure su quello personale, circa le condizioni di vita, in particolare quelle familiari, dato il dubbio espresso dagli assistenti sociali che l’anziana donna fosse vittima di maltrattamenti da parte del marito (dell’età di ottantotto anni).
Ma, oltre alle funzioni esplorative, il g.t. ha affidato all’amministratore il compito di prospettare poi – a verifiche compiute – le iniziative più opportune, su entrambi i versanti suindicati.
Da qui, pertanto, l’attribuzione di un incarico a tempo determinato, con una scadenza ravvicinata, due mesi circa dall’emanazione del provvedimento.

Ciò che più è apprezzabile, a mio modo di vedere, in questo provvedimento è la considerazione riservata al desiderio del marito di preservare la convivenza con la propria moglie. Nonostante il ricorso urgente dei servizi, nonostante il dubbio da questi espresso circa presunti maltrattamenti maritali, il giudice – senza farsi incantare da “accuse” prive di riscontro – ha ritenuto doversi prima fare luce in merito, accertare cioè se le condotte malevole fossero reali o meno; dato che – nel secondo caso – non si potrebbe non assecondare la ferma opposizione del marito rispetto al progetto di allontanamento della propria (ormai non più lucida) compagna di vita.

Ecco i vissuti delle persone, marito e moglie che hanno trascorso insieme una vita intera, senza figli, loro due sempre insieme; ecco l’importanza di dare risalto anche agli anni del tramonto, dove gli affetti restano integri, e la paura della solitudine – forse – li rafforza.
Ecco ciò che tante volte rischia di sfuggire a coloro che istituzionalmente sono investiti proprio dei compiti di assistenza e di ascolto

 

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