Danno tanatologico per i familiari della vittima

Scritto il 29 Giugno 2010 in Dc-Danni ai Familiari

Il risarcimento del danno non patrimoniale conseguente alla morte del familiare (in un sinistro della strada) spetta agli eredi solo se tra l’evento e la morte sia trascorso un intervallo temporale apprezzabile, mentre tale non può essere considerato un lasso di tempo di 45 minuti. E’ quanto ha ritenuto, in questa sentenza del 29 giugno 2010, che pubblichiamo, il tribunale di Piacenza.

Il tribunale ha poi rigettato la domanda di risarcimento del danno biologico che i familairi superstiti avevno lamentato, quale conseguenza della perdita del congiunto.
E’ stata riconosciuta, però, la quota risarcitoria spettante a titolo di danno cd. tanatologico (comprensivo delle sofferenze esistenziali) patito iure proprio dai familiari del de cuius.
In applicazione delle tabelle milanesi del 2009, sono stati liquidati, per detta voce, in favore di ciascuno dei tre attori (moglie e due figli) la somma di € 225.000,00.

 

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