Affidamento esclusivo: quando è possibile?

Scritto il 18 Gennaio 2024 in Divorzio e Separazione

È ancora consentito, oggi, in Italia, l’affidamento esclusivo, cioè l’affidamento di un minore ad uno soltanto dei genitori?
Ti rispondo subito: l’affidamento esclusivo viene disposto dal giudice soltanto in presenza di gravi condizioni. Si tratta, dunque, di una possibilità difficile a verificarsi.

Prima di tutto bisogna avere ben chiaro che l’affidamento di un figlio è il diritto-dovere di prendere le decisioni importanti per la sua vita; e questo per assicurare al bambino una crescita equilibrata.

Affidamento condiviso

Oggigiorno la regola è quella dell’affidamento condiviso, cioè spettante ad ambedue i genitori. Pertanto, per regola generale, i genitori separati o divorziati devono concorrere alle decisioni importanti per la vita del figlio: la residenza, la scuola, la salute, l’educazione religiosa.
E la regola vale chiaramente anche per i genitori non sposati, che hanno cessato la loro convivenza o che non hanno mai vissuto insieme.

Con l’affidamento condiviso non c’è un genitore di serie A e non c’è un genitore di serie B; uno che decide e l’altro che può soltanto visitare il figlio. Padre e madre hanno la stessa dignità e importanza nella vita del figlio.

Cos’è l’affidamento esclusivo (detto anche affidamento monoparentale)

Nell’ affidamento esclusivo invece, come dice la parola, il genitore privato dell’affidamento viene di fatto escluso dalle decisioni suddette. Se preferisci, affidamento esclusivo, è quel tipo di affidamento in cui le decisioni più importanti per la vita dei figli vengono prese esclusivamente da un genitore, ovverossia dal genitore affidatario.

 

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Quando è possibile l’affidamento esclusivo

Ecco le condizioni in presenza delle quali il giudice potrebbe affidare il minore ad uno soltanto dei genitori. Queste che elencherò sono le condizioni principali, ma l’elenco può essere più lungo:

– Quando il genitore risulta inidoneo: parlo di inidoneità genitoriale, che è l’incapacità di comprendere le esigenze vere del figlio. Questa incapacità può manifestarsi in vario modo e deve essere accertata da un esperto di fiducia del giudice, generalmente uno psicologo.
Non sto parlando del caso in cui il genitore abbia problemi psichiatrici, il giudice non ordina una perizia psichiatrica. Una persona potrebbe non essere adeguata come genitore pur non avendo problemi di equilibrio mentale! Ed è vero anche il contrario: ci sono persone che hanno fragilità psichiche ma sono ugualmente bravi genitori!
A volte, poi, le capacità genitoriali hanno solo bisogno di essere migliorate, supportate e, dunque, non è detto che la risposta ad una capacità genitoriale da migliorare sia l’affidamento esclusivo, anzi!

– L’avere commesso determinati reati, come maltrattamenti, condotte violente ed aggressive, soprattutto se tenute in presenza del figlio minore (questa forma di violenza si chiama violenza assistita, proprio perché il bambino ha assistito alla violenza).

– Il disinteresse grave verso il figlio.

– L’ inosservanza dei doveri genitoriali, compreso il mancato mantenimento.

– L’ allontanamento dalla casa coniugale, rendendosi irreperibile.

– Il trasferimento all’estero o in un’altra città con il figlio senza il consenso dell’altro genitore.

Tieni poi presente che l’ affidamento esclusivo non sarà automatico né semplice da ottenere e questo vale quand’anche tu sia convinto che il tuo caso integri una o più delle condizioni che ho elencato.

Il Giudice dovrà svolgere accertamenti approfonditi, e alla fine decidere tenendo conto delle valutazioni dell’esperto o dei Servizi Sociali. A volte, nei casi più complessi, il Giudice incarica sia l’esperto consulente tecnico (uno psicologo o psichiatra) sia i Servizi Sociali.

Ricorda, comunque, che i genitori non possono concordare che il figlio venga affidato ad uno soltanto dei due. In altre parole, l’affidamento esclusivo non può essere oggetto di contrattazione tra i genitori.

Impatto psicologico dell’affidamento esclusivo

L’affidamento esclusivo è una misura che viene vissuta dal genitore privato dell’affidamento con senso di grave frustrazione. In realtà, le conseguenze che la legge ricollega all’ affidamento esclusivo sono meno terribili di quanto si creda.
Questo per la legge. Il vero problema è che l’affidatario esclusivo assume di fatto una posizione di ‘monopolio’ nella vita del figlio, esautorando l’altro.

Soltanto con l’affidamento cd. super esclusivo o rafforzato si ha l’esclusione assoluta di un genitore dalla partecipazione alle decisioni relative ai figli.
E lo stesso accade allorquando un genitore venga dichiarato decaduto dalla responsabilità genitoriale.

Tieni presente, infine, che l’ affidamento esclusivo non significa che il genitore escluso da esso non potrà più avere rapporti con il figlio.
Infatti, dal punto di vista della frequentazione, cioè dello stare insieme, l’ affidamento esclusivo non comporta delle limitazioni.

 

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