Del tutto singolare la vicenda alla base di questo provvedimento modenese riguardante un’intera famiglia che “vive ai margini della legalità“. Una vicenda in cui l’amministratore inizialmente nominato viene revocato con chiusura dell’amministrazione di sostegno.
Più in particolare, l’amministratore era stato incaricato con il decreto istitutivo di analizzare la situazione di vita, di salute ed economica dei beneficiari due coniugi della famiglia e ciò in stretto coordinamento con i Servizi Sociali e di Salute Mentale, allo scopo di verificare la sussistenza dei presupposti per una stabile amministrazione di sostegno. L’esito di tale verifica, recepita dal g.t., ha evidenziato una situazione in cui non potevano dirsi sussistere i presupposti di applicazione della misura di protezione.
Chè, anzi, secondo quanto evidenziato dall’amminitrsatore di sostegno l’esigenza riscontrata era, piuttosto, quella di tutela della società nei confronti del nucleo in questione. Il g.t. chiarisce, in proposito, che le problematiche rilevate “devono trovare organica e naturale gestione da parte dei pubblici organismi deputati allo scopo e, cioè, i Servizi Sociali e quelli di Salute Mentale“, dunque l’amministrazione di sostegno viene revocata.