Divorzio breve al traguardo. Sembra proprio che ci siamo.
Il testo sulla introduzione del cd. Divorzio breve è stato approvato oggi in via definitiva alla Camera. Manca ancora il passaggio al Senato, ma si tratta ormai di una mera formalità e le voci di corridoio parlano di un’ approvazione definitiva, con il varo della riforma, già nel luglio prossimo.
Insomma, il dado sembra tratto, ormai, e l’Italia va ad allinearsi, tendenzialmente, agli altri ordinamenti europei.
Tendenzialmente, però, dato che non ci troveremo di fronte ad un vero e proprio divorzio breve, ma piuttosto ad una strada abbreviata per addivenire al divorzio dopo la separazione.
La separazione, infatti, resta quella che era (consensuale o giudiziale che sia), mentre si riducono i tempi e la loro decorrenza per poter formalizzare il divorzio (che, come noto, pone fine per sempre al vincolo coniugale).
Una via di mezzo, insomma, una soluzione tutta italiana, con i suoi pro e i suoi contro.
Difficile dire ora quali saranno i vantaggi e quali, all’opposto, i nei della riforma. Meglio analizzare bene il nuovo meccanismo procedimentale prima di schierarsi.