La differenza tra amministrazione di sostegno da un lato ed interdizione ed inabilitazione dall’altro, non va ricercata nel meno intenso grado di infermità o di impossibilità di attendere ai propri interessi, ma piuttosto nella maggiore idoneità dell’amministrazione di adeguarsi nel caso concreto in modo elastico alle esigenze del soggetto protetto.
L’audizione dell’amministrando è finalizzata alla diretta conoscenza, da parte del giudice, dei bisogni e delle richieste di questi ed è fondata logicamente sul presupposto fattuale che il beneficiario sia in grado di esprimere tali bisogni e richieste. Pertanto, l’audizione del beneficiario risulta superflua allorchè l’interessato non sia in grado di instaurare un minimo di dialogo e/o di comunicazione con il mondo esterno.