Con la sentenza 12 ottobre 2005, il tribunale di Bologna condanna al risarcimento del danno l’ ex convivente di una donna, il quale, nonostante l’ impegno assunto al momento della interruzione della relazione sentimentale, ritarda il rilascio della casa familiare.
Dalla convivenza forzata – osserva apprezzabilmente il tribunale – è derivato alla ex compagna e ai genitori di questa (proprietari della casa) compromissione del normale svolgimento dei rapporti familiari, con violazione del diritto al riserbo dell’intimità e della vita domestica.
Altresì violate – aggiunge la sentenza- la libertà e la dignità della ex compagna, la quale ha dovuto sopportare, tra discussioni e litigi, la vicinanza dell’uomo con il quale aveva ormai rotto il rapporto amoroso e di convivenza.
Ulteriore profilo di pregiudizio, la compromissione della funzione genitoriale svolta dalla madre affidataria.