Tempi con papà e mamma: ecco 5 calendari possibili
Quanto tempo il genitore separato può tenere con sé i figli? Ci sono dei calendari tipo che si possono prendere a modello? Come abbiamo già visto, affidamento condiviso non significa per forza suddividere i tempi a metà.
Come fare, allora, per creare un calendario che fa al caso proprio e soprattutto dei bambini, rispettando però l’ affidamento condiviso ?
Le situazioni sono tante e le soluzioni possibili anche.
I 5 calendari tipo, tra i piú utilizzati
Qui illustrerò cinque calendari che sono nati dalla mia esperienza sul campo e che ho costruito insieme ai miei assistiti. In realtà, non li ho inventati io, ma ho cercato di modellare i tempi sulla base delle esigenze dei genitori e dei loro figli.
Cominciamo dal calendario più tradizionale e, perciò, meno paritario fino ad arrivare a quello più rispettoso della bigenitorialità, e cioè più bilanciato.
Prendiamo come riferimento il caso di un bambino in età scolare, tenendo però presente che i modelli sono riferibili anche a bambini più piccoli e ad adolescenti, con gli opportuni adattamenti.
I calendario di tempi con papà e mamma
Il bambino trascorre con il genitore cd. non collocatario il fine settimana. Il fine settimana potrà essere più o meno ampio: potrebbe andare dal sabato mattina alla domenica sera; oppure, dal venerdì all’uscita da scuola fino alla domenica sera; o, ancora, dal venerdì all’uscita da scuola fino al lunedì con il riaccompagnamento a scuola. Oltre al week end, si prevede un giorno infrasettimanale, per esempio, il martedì o il mercoledì, con o senza pernottamento.
II calendario
Week end alternato di settimana in settimana, come abbiamo appena visto ma con l’aumento delle giornate infrasettimanali. Queste potrebbero essere due a settimana, con il pernottamento tra l’una e l’altra; oppure, come spesso si fa, due giornate nella settimana in cui il figlio starà nel week end con il cd. genitore collocatario e una giornata nell’altra settimana.
III calendario
Il figlio starà con il genitore A dal lunedì all’uscita da scuola fino al mercoledì all’uscita da scuola. Il genitore B andrà a prenderlo da scuola il mercoledì e lo terrà con sé fino al venerdì quando lo accompagnerà a scuola. Il genitore A lo andrà a prendere a scuola il venerdì e trascorrerà con lui il fine settimana. Dopodichè si ricomincia il giro dal lunedì scambiando i turni, ovvero dal genitore B.
Ovviamente questa soluzione è praticabile soltanto se le abitazioni dei genitori non distano molto.
IV calendario
Il genitore non collocatario sopporta una trasferta per andare a prendere il figlio a casa dell’altro.
Questo modello viene utilizzato nei casi di grande distanza tra le abitazioni di mamma e papà. Parlo di centinaia di chilometri.
Il figlio rimane uno o due fine settimana al mese con il genitore non collocatario, alternandosi i genitori nelle trasferte di accompagnamento da una città all’altra, oppure ritrovandosi ogni volta a metà strada.
Non vengono previste giornate infrasettimanali che sarebbero impraticabili.
Viene d’altra parte sfruttato il periodo delle vacanze scolastiche e dei ponti, prevedendo ad esempio che i due terzi delle vacanze vengano trascorse con il genitore non collocatario.
V e ultimo calendario
La casa familiare diventa figurativamente la casa del bambino. Mamma e papà si alternano tra loro per dimorare con il figlio nell’abitazione.
Questo modello però è realizzabile soltanto se ci sono tre case a disposizione. Esso, inoltre, presenta alcuni svantaggi organizzativi. Essa, però, assicura al bambino la permanenza nell’unico consueto ambiente domestico. Devo dire che nella mia esperienza sono riuscita ad applicarlo in un numero limitato di casi.
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