Bonus 800 euro per i genitori separati: le regole

bonus 800 euro anti Covid
Scritto il 03 Gennaio 2022 in Divorzio e Separazione

Il Bonus di 800 euro per i genitori separati o divorziati è arrivato. Lo ha portato il Decreto Fiscale collegato alla Legge di bilancio 2021, in vigore dal 21.12.2021!
Questo decreto prevede l’istituzione di un fondo per genitori lavoratori, separati o divorziati, al fine di garantire la continuità di erogazione dell’assegno di mantenimento.

Cosa significa questo in concreto, per le tasche dei genitori separati?

Significa che il Governo ha stanziato un fondo (10 milioni per il 2022) con il quale aiutare quei genitori, appunto separati o divorziati o ex conviventi che non abbiano ricevuto dall’altro l’ assegno di mantenimento per i figli.

 

Ma quali sono le condizioni per accedere a questo beneficio?

Occorre che l’assegno non sia stato ricevuto a causa della pandemia.
Non basta cioè che il genitore obbligato non abbia pagato l’assegno di mantenimento, ma occorre che l’inadempimento sia ascrivibile ad una crisi economica dell’obbligato causata dall’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Ancor più precisamente, occorre che il genitore obbligato al pagamento dell’assegno non vi abbia provveduto, avendo cessato, ridotto o sospeso la propria attività lavorativa a causa della pandemia.
Il blocco dell’attività lavorativa, inoltre, deve essere avvenuto a decorrere dall’8 marzo 2020 ed essersi protratto per una durata minima di novanta giorni.
In alternativa, occorre che il reddito del genitore tenuto al versamento dell’assegno sia diminuito di almeno il 30 per cento rispetto a quello percepito nel 2019.

 

Cosa si deve fare per ottenere il bonus 800 euro per i genitori separati?

Non è ancora chiaro che cosa si debba fare per chiedere e ottenere il bonus.
La legge prevede che entro 60 giorni dall’entrata in vigore di questa legge dovranno essere definiti i criteri e le modalità per la verifica dei presupposti e per l’erogazione dei contributi. Pertanto, bisognerà aspettare almeno fino al 21.02.2022.

 

Ci sono poi alcune condizioni indicate nella legge che non  sono chiare

La legge dice, infatti, che avranno diritto al bonus i genitori in stato di bisogno. Bisognerà capire come va intesa questa espressione. Infatti, generalmente, per la legge, “stato di bisogno” è quello della persona che non ha risorse economiche per vivere. Pertanto, se il significato fosse questo allora si dovrebbe concludere che il genitore avente diritto all’assegno di mantenimento per i figli, il quale può comunque farcela lo stesso avendo un proprio reddito, allora non avrà diritto al bonus.

 

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Il bonus spetterà soltanto per il mancato mantenimento dei figli o anche per il mancato versamento dell’assegno di mantenimento per il coniuge?

La legge parla di genitori e dunque parrebbe sufficientemente certo che il bonus riguardi esclusivamente il mantenimento dei figli. Tuttavia, la legge contiene anche un riferimento al “mantenimento proprio” cioè del genitore, e dunque, questo riferimento potrebbe creare dubbi in fase di applicazione. Ancor auna volta, la norma è stata formulata in modo impreciso.

Ad ogni modo, il senso generale della previsione fa concludere che si tratti del solo mancato ma tenimento dei figli.

 

Per quali figli spetterà il bonus 800 euro per i genitori separati?

I figli minori, i figli maggiorenni portatori di handicap grave
Deve, poi, trattarsi di figli conviventi con il genitore avente diritto a ricevere l’assegno.
E’ rimasta fuori invece la categoria dei figli maggiorenni non portatori di handicap grave. Costoro, pertanto, non avranno diritto a ricevere il bonus. Questa parte della legge non sembra preoccuparsi del rispetto del principio di parità di trattamento che invero è un principio dettato dalla nostra Costituzione.

 

Quanto verrà effettivamente versato?

Verrà erogato una parte o l’intero assegno di mantenimento, fino a un importo massimo di 800 euro mensili, fin a un numero massimo di mensilità. Il numero delle mensilità deve essere ancora stabilito.
Facciamo un esempio.
L’ assegno dovuto è di 600,00= euro.
Il genitore in crisi economica causa pandemia versa all’altro genitore un assegno ridotto, ovvero 300,00= euro. Il bonus erogabile sarà, in questo caso, pari a 300,00= euro.
Altro esempio: assegno dovuto 800,00 euro. L’obbligato non paga nulla. Il bonus spettante, ricorrendo tutte le condizioni, sarà pertanto pari a 800,00 euro.

 

I rischi prevedibili

Ovviamente, il mio auspicio è che questa provvidenza possa veramente aiutare chi ne ha realmente bisogno.
Bisognerà vedere, però, come il genitore avente diritto ovvero il genitore in stato di bisogno che non abbia ricevuto l’assegno dall’altro potrà dimostrare la sussistenza delle condizioni richieste.
Il dubbio nasce dal fatto che occorre disporre dei dati reddituali dell’altro genitore e che questi potrebbe rifiutare di mettere a disposizione questi dati; evenienza da metere in conto qualora il genitore non abbia versato l’assegno accampando una crisi economica in realtà insussistente.