Le regole della separazione consensuale con figli

cose da decidere per i figli quando ci si separa
Scritto il 27 Luglio 2021 in Divorzio e Separazione

In presenza di figli, quali questioni vanno discusse e quali regole devono essere concordate tra i due genitori per arrivare alla separazione consensuale?

Le preoccupazioni di ogni genitore che si separa riguardano, prima di tutto, il come e quando far sapere ai figli minori che papà e mamma si separano. Come dirglielo? Riuscirò a vederli e stare insieme a loro come prima? E se il giudice affidasse i bambini all’altro genitore perché sono stato io a voler fare questa separazione?

Questi sono dubbi del tutto legittimi perché nascono dal cuore.
“Come faccio?” Ecco la domanda banale ma che nasconde tutta l’angoscia del momento.

Sul come dirlo ai figli, il modo giusto è quello di comunicarlo insieme, mostrandosi sereni e trasmettendo ai figli un messaggio rassicurante: “mamma e papà non si trovano più tanto bene insieme e hanno deciso di abitare in due case diverse. Ma dovete rimanere assolutamente tranquilli perché mamma e papà ci saranno sempre con voi ma in un modo un po’ diverso”. È chiaro che le parole vanno adeguate alla situazione, ma il concetto è questo.

Di fronte, poi, alle loro domande, occorrerà rispondere senza raccontare bugie o mezze verità e soprattutto senza accusare l’altro o fare affermazioni che alludono a colpe dell’altro. Questo sarebbe deleterio per i figli!

Quanto appena visto ovviamente non andrà scritto nell’accordo di separazione. Questo è semplicemente un consiglio che io dò sempre ai miei assistiti, perché quello che veramente può far male ai figli non è tanto la separazione quanto vedere che mamma e papà litigano e si scaricano addosso l’un l’altro le colpe o si svalutano a vicenda.

 

Quali aspetti riguardano le regole della separazione consensuale con figli ?

Le regole che andranno concordate e scritte nell’accordo di separazione riguardano i seguenti aspetti:

l’affidamento dei figli minori;
– la cd. collocazione dei figli minori, cioè con quale genitore i figli di età inferiore ai diciotto anni continueranno a convivere;
–  l’ assegnazione della casa familiare, ovvero chi dei due adulti continuerà ad abitare nella casa familiare;
– i tempi in cui i figli minori staranno con i rispettivi genitori, ovvero le giornate con mamma e quelle con papà;
– il mantenimento dei figli, cioè quale somma di denaro il genitore non convivente dovrà dare all’altro per le necessità dei ragazzi. Teniamo però presente che ci sono casi in cui si può prevedere il mantenimento diretto. Ne parleremo approfonditamente in un altro video.

 

 

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E se i figli sono grandi?

Se i figli sono grandi, le cose sono più semplici, per ciò che riguarda i tempi di frequentazione con i genitori; e questo per ovvi motivi, dato che i figli maggiorenni decideranno autonomamente.
I genitori dovranno, tuttavia, inserire tra i patti della separazione a chi dei due verrà assegnata la casa familiare e le modalità del concorso al mantenimento dei figli che, pur maggiorenni, non siano ancora autonomi, ad esempio perché studenti.

Occorre porre attenzione al fatto che il figlio maggiorenne non autonomo potrebbe essere l’ago della bilancia per l’assegnazione della casa familiare ad un genitore piuttosto che all’altro.
Se, per esempio, il giovane decidesse di continuare a vivere con il padre, piuttosto che con la madre, il diritto di continuare a vivere nell’abitazione familiare spetterebbe al padre. E ciò fino a quando il figlio non si trasferirà a vivere altrove oppure diventerà economicamente indipendente.

Dunque, anche in presenza di figli che hanno già compiuto i diciotto anni occorre stabilire le regole da valere nella separazione.

Guarda il video!