Cessione quote Srl: quando e come si fa

Scritto il 27 Novembre 2020 in Casi Diritto di Famiglia

Perchè un avvocato familiarista si ritrova qui a scrivere della cessione quote Srl?
I contrasti in famiglia non riguardano soltanto marito e moglie. Anche i figli, soprattutto da adulti, potrebbero non andare d’accordo con i genitori. E lo stesso vale per i fratelli tra loro.
È inutile sforzarsi di analizzare le ragioni che possono portare a questo. Ogni famiglia è un pianeta misterioso, e non ne trovi uno uguale all’altro. Per dirla con Tolstoj, tutte le famiglie felici si assomigliano, mentre ogni famiglia infelice lo è a modo suo.
A volte sono gelosie antiche, risalenti all’infanzia, che portano due fratelli a detestarsi irrimediabilmente. E queste gelosie potrebbero essere alimentate dai comportamenti dei genitori.
Fatto sta che questi sentimenti possono essere distruttivi, fino al punto di impedire che le attività intraprese insieme e portate avanti con una società di famiglia possano proseguire insieme.

Se vi trovate in una situazione del genere, o se, comunque, avete intenzione di dividere le Vs. sorti da quelle dei Vs. familiari, e se al contempo siete soci insieme a loro di una società, allora questo articolo potrà esservi utile.

Per rendere più concreto quello che Vi dirò, ho scelto di parlare precisamente della realtà di una società a responsabilità limitata, una Srl.
Facciamo, allora, l’ipotesi di una srl familiare. I soci di questa srl sono marito, moglie, e due figli.
Ipotizziamo che i due figli posseggano ciascuno una quota del 35% e i genitori ciascuno una quota del 15%.
Immaginiamo, poi, che uno dei due fratelli intenda uscire dalla società a causa dei contrasti insorti tra tutti i soci nella gestione della Srl.

 

Posso uscire dalla società? 

Questa è la prima domanda, inevitabilmente.
La prima preoccupazione del socio che non desidera continuare a fare parte dell’azienda di famiglia, è proprio questa: sono libero di andarmene?
Sono libero di uscire dalla società ottenendo il valore della mia quota? O sarò costretto ad andarmene senza ricevere nulla?
Ho cinquant’anni, come faccio a ricominciare daccapo? E poi la Srl va bene, sta realizzando utili, non intendo lasciare il frutto del mio lavoro a quello scellerato di mio fratello.
Per rispondere a questa domanda dobbiamo distinguere tra recesso dalla società e cessione quote societarie

 

Recesso dalla società

Il recesso del socio dalla società è diverso dalla cessione della partecipazione (quota) ad un altro socio o a terzi.

Nel recesso il socio uscente viene rimborsato del valore della propria quota da parte della società. In altre parole, il socio esce dalla compagine societaria e riceve dalla società una somma di denaro.
Il recesso è possibile nei casi previsti dalla legge e dallo statuto della società. Attenzione, però: vi sono cause di recesso previste dalla legge come inderogabili. Queste, pertanto, non possono venire escluse dallo statuto. Vi sono, all’opposto, cause di recesso che lo statuto può escludere nonostante esse siano previste dalla legge.
Ne consegue che il socio che intende recedere deve consultare attentamente lo statuto della società.

Lo statuto, inoltre, può stabilire il valore di liquidazione che spetterà al socio che recede.
Questo è un aspetto di importanza fondamentale.
Vi sono casi, infatti, in cui è estremamente difficile liberarsi della posizione di socio; questo avviene quando lo statuto stabilisce un valore di liquidazione molto inferiore al valore di mercato della quota.
Per esempio, lo statuto potrebbe stabilire che al socio recedente spetti il valore della quota risultante dalla situazione contabile  al momento del recesso, escludendo tuttavia che possa venire computato alcunchè a titolo di avviamento. Ciò significa che la liquidazione della quota non verrà effettuata sulla base dell’effettivo valore di mercato di essa ma per un valore che potrebbe essere di molto inferiore.

 

Come si determina il valore della quota

Forse, il concetto si semplifica tenendo presente che il valore della partecipazione ad una società di capitali può essere stimato sulla base di metodi differenti. Ebbene, a seconda del metodo utilizzato, i valori possono differire molto.
Più precisamente, la valutazione della società e, quindi, della partecipazione, può essere basata sul metodo cd. patrimoniale, oppure sul metodo reddituale, o misto patrimoniale o reddituale o, ancora, sul metodo finanziario e sul metodo comparativo.
Non è questa la sede in cui approfondire questi aspetti, che sono di competenza del commercialista. Ve li ho citati per fare meglio comprendere la diversità di valore che una partecipazione può assumere a seconda del metodo utilizzato.

Si deve guardare allo Statuto della società

Ecco perchè bisogna prestare attenzione allo Statuto: per essere sicuri che in caso di recesso non sia prevista una forte limitazione dell’importo spettante al socio uscente.
Devo aggiungere che, di fronte ad una previsione limitativa dello Statuto nel senso appena detto, chi desidera uscire dalla società potrebbe vedere limitate altresì le possibilità di condurre in porto con un buon ritorno una trattativa di alienazione della quota.
Riguardo al recesso, va ancora aggiunto che con la riforma del 2003, le società a responsabilità limitata hanno conosciuto un potenziamento del diritto di recesso del singolo socio.
Questo perchè la srl è una società caratterizzata, normalmente, dalla presenza di un numero limitato di soci e dal carattere familiare.
Spesso si tratta di società di famiglia nelle quali i soci di maggioranza cercano di limitare la possibilità che gli altri soci trasferiscano la partecipazione a terzi estranei.
Se questo avvenisse, infatti, la società verrebbe snaturata dalla sua dimensione familiare. La legge vuole  tutelare i soci di minoranza consentendo loro di uscire con maggiore libertà.

 

 

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Cessione della quota Srl 

Nella cessione quote srl, invece, uno dei soci vende la quota ad un altro socio, oppure ad altri soci o a terzi estranei alla società.
Pertanto, nella cessione di quote srl, chi acquista la quota paga un corrispettivo.
Si tratta di una vendita vera e propria e il corrispettivo viene determinato tenendo conto del valore di mercato della quota srl.
La società non deve alcuna somma al socio uscente. È l’acquirente che paga il prezzo del trasferimento della quota al cedente.
Per concludere questa vendita occorre una trattativa tra il socio che desidera alienare la quota e il socio o il terzo che desidera acquistarla.
In questo caso, non valgono le limitazioni eventualmente previste dallo statuto della società riguardo al recesso, che abbiamo visto sopra. E questo per la semplice e ovvia ragione che la trattativa è libera. Uno offre di acquistare ad un certo prezzo; l’altro offre di vendere ad un determinato prezzo.
È chiaro che la negoziazione deve pur partire da un valore stimato della quota.
 

La trattativa per la vendita quote Srl

Vediamo più da vicino la trattativa necessaria per addivenire al trasferimento della quota di una Srl.

  • La prima cosa da farsi, per chi vuole vendere, è affidarsi ad un commercialista preparato che si occupi specificamente di valutazioni aziendali.
    Questo è un passaggio imprescindibile.
    Se non ho idea di quanto vale la mia quota non posseggo una base su cui instaurare la trattativa.
  • Una volta acquisita detta stima (in forma scritta e con l’indicazione delle diverse ipotesi a seconda del metodo di stima impiegato) il socio interessato ad uscire dalla società deve proporre agli altri soci di sedersi attorno ad un tavolo per avviare la trattativa.
    Non c’è una modalità obbligatoria per formulare la proposta. Tuttavia, la modalità prescelta può fare la differenza.
    A seconda dei rapporti che intercorrono tra i soci, potrebbe risultare più opportuno procedere in modo informale piuttosto che formalizzando la proposta con tutti i crismi della legge.
  • Consiglio sempre di affidarsi ad un avvocato esperto fin dal primo passo di questa avventura di cessione quote Srl.
    Anzi, il consiglio è quello di affidarsi nello stesso momento all’avvocato e al commercialista, e possibilmente a due professionisti che abbiano già condotto insieme queste attività.
    Fare team in queste operazioni è fondamentale. Le ragioni di ciò sono complesse. Per semplificare posso dire che alla base ci deve essere piena fiducia tra i professionisti per evitare il rischio che si creino piani di comunicazione differenti che possono generare confusione e rendere difficoltosa la trattativa.
  • Se i soci che hanno ricevuto la proposta accettano si dà inizio alla trattativa vera e propria. È sufficiente che uno soltanto dei soci comunichi di essere interessato e di aderire all’invito alla negoziazione.
    Non mi soffermo, qui, sulle dinamiche della trattativa vera e propria. Per buona parte, queste dinamiche sono sottili e neppure spiegabili. Di certo, però, ogni incontro con i potenziali acquirenti deve essere preparato, immaginando mosse e contromosse. Questa fase è delicatissima ma anche molto stimolante.
  • Quanto dura una trattativa per il trasferimento quote srl? Il tempo che si rende necessario. Talvolta qualche settimana, talaltra anche mesi. Ma non bisogna avere fretta. È un po’ come giocare a carte (anche se io non gioco a carte, ma ne sono certa).

Il preliminare di cessione quota Srl

Ebbene, cosa succede una volta che la trattativa si sia conclusa positivamente?

Prima di rispondere a questa domanda, bisogna dire che la trattativa può considerarsi conclusa positivamente per chi intende uscire dalla società, quando si è raggiunto l’accordo sostanziale sul prezzo della cessione.
Questo è il punto fondamentale.
Questo, però, significa avere segnato un goal, ma non avere ancora vinto la partita.
Infatti, nel momento del raggiungimento dell’accordo sul prezzo, non esiste ancora un contratto scritto che fissi ufficialmente il diritto a ricevere quel prezzo.
Ecco, allora, che da questo momento in avanti, i professionisti incaricati, ed in modo particolare l’avvocato, devono agire in modo tempestivo per fissare i termini dell’accordo.

Inizia così la fase contrattuale. Questa fase deve condurre alla firma del contratto preliminare.
Anche questa parte del lavoro dei professionisti è di primaria importanza. L’avvocato e il commercialista devono procedere in sinergia, ciascuno per la propria parte ma incrociando le rispettive competenze per assicurare che le clausole contrattuali coprano tutti i profili rilevanti anche sul piano fiscale

Le garanzie per una cessione di quote vincente

Abbiamo visto insieme i fattori essenziali per procedere ad una cessione quote Srl soddisfacente.
Un ulteriore aspetto fondamentale riguarda le garanzie che il cedente le quote deve ricvere dall’acquirente. Ne parlerò nel prossimo articolo.